
Dall'arresto dei tre pescherecci per crimini di pesca e dall'emissione di multe per un totale di 19 milioni di scellini tanzaniani (6,865,160 EUR) ad altri 19 pescherecci che fuggivano dalla Tanzania prima di sottoporsi alle ispezioni post-pesca obbligatorie, non c'è stata più molta attività rilevabile nelle acque tanzaniane. Così la M/Y Ocean Warrior ha trascorso due settimane monitorando una famigerata rotta di trafficanti tra l'isola di Zanzibar e la terraferma della Tanzania.
Nel corso dei pattugliamenti sono state arrestate sette dhow per aver contrabbandato carichi illegali di legno di mangrovia pronto per essere venduto al mercato nero. I dhow sono delle barche da trasporto tradizionali usate comunemente per il commercio nell'Oceano Indiano.
La legge della Tanzania protegge severamente le foreste di Mangrovie, dato che sono un habitat fondamentale per molte specie di crostacei e pesci che vi si riproducono e crescono, e quindi cruciali anche per supportare i mezzi di sostentamento delle comunità locali e in special modo i pescatori artigianali.

Nonostante gli sforzi del governo tanzaniano per garantire un'ampia protezione alle paludi di mangrovie alcune aree sono state sfruttate così intensamente che una rigenerazione naturale è impossibile senza l'intervento delle forze dell'ordine. Arrestare operazioni di contrabbando di legname in mare è una parte importante di questo intervento umano e porta a informazioni che possono essere usate dalle forze dell'ordine per colpire le operazioni a terra di questo lucrativo mercato del contrabbando di legno di mangrovia.
Tutti e sette i dhow sono stati multati, il loro carico confiscato e i loro capitani arrestati. Il capitano di uno di questi dhow ha deliberatamente affondato la sua barca mentre veniva rimorchiata dalla M/Y Ocean Warrior con l'intenzione di creare un clima di confusione per permettere la fuga degli altri dhow trainati. L'equipaggio del dhow è stato soccorso e il capitano incriminato di sospetta interferenza in un'indagine criminale.

Le autorità tanzaniane hanno arrestato anche il capitano pachistano di una nave cargo per sospetta violazione delle leggi per l'immigrazione tanzaniane e due dhow che trasportavano un totale di 71 persone, inclusi 12 bambini, su una nave non adatta alla navigazione e senza documenti di trasporto o dispositivi di sicurezza come i giubbotti di salvataggio.
In totale dieci barche sono state arrestate nel corso del secondo pattugliamento congiunto di Sea Shepherd con le autorità tanzaniane, supportato da Fish-i Africa.

“La pesca illegale, non regolamentata e non segnalata (INN) è essenzialmente un problema di sicurezza marittima. I bracconieri di pinne di squalo che sono stati arrestati durante il primo pattugliamento dell'Operazione Jodari approfittano delle stesse vulnerabilità di monitoraggio, controllo e sorveglianza di cui approfittano altre organizzazioni criminali: trafficanti di droga, trafficanti di esseri umani e in questo caso trafficanti di legname,” ha dichiarato il Capitano Peter Hammarstedt, Direttore delle Campagne di Sea Shepherd Global.

Per maggiori informazioni su Operazione Jodari: https://www.seashepherdglobal.org/our-campaigns/jodari-2/
Articolo originale: http://www.seashepherdglobal.org/latest-news/mangrove-timber-smuggler/
Traduzione a cura di Eugenio Fogli
Articolo originale: http://www.seashepherdglobal.org/latest-news/mangrove-timber-smuggler/
Traduzione a cura di Eugenio Fogli